in fondo - in the end

......c......h......i......s......s......à......?......w......h......o......k......n......o......w......s......?

07 October 2007

immagini rubate

recentemente ho letto "Elternabend" del tedesco Adriano Sack; titolo italiano "Mio padre amava i Beatles e i Rolling Stones, Guida di sopravvivenza per i figli dei cinquantenni più giovani mai esistiti".
nonostante il titolo italiano al limite del demenziale e concepito più che altro per attirare una fetta di pubblico distratta se non superficiale; a parte qualche difetto di traduzione e un'indecisione di taglio, fra il serio e il faceto, che lascia il lettore talvolta un po' spiazzato, i contenuti sono interessanti.
fra le altre annotazioni, l'autore si sofferma a parlare, appunto, della generazione dei nostri genitori come dei "primi vecchi giovani" della storia. in altre parole, il sessantenne di ora non si siede ad invecchiare sulla panchina al sole, dando da mangiare ai colombi; piuttosto vola in una seconda o terza luna di miele alle Maldive per occuparsi della casa di multiproprietà e sorseggiare cocktail al tramonto sotto le palme, progettando nel frattempo qualche altro investimento, viaggio, festa di rientro.
Be', però - dice sempre Sack - i nostri genitori attraversano anche fasi che tradiscono il loro progredire con l'età, come per esempio alcune azioni ripetute spesso e per abitudine, alcune frasi ripetute ancora più spesso, o anche il fatto di "rimettere ordine" fra le foto e i filmati di tutta la loro vita.

ecco, mio padre e mia madre corrispondono all'ottanta per cento all'analisi di quella generazione presentata nel libro e uno degli elementi chiave che mi ha colpito è proprio il fatto che l'anno passato si siano dedicati per lunghi mesi ad un metodico lavoro di cernita, catalogazione, ri-denominazione, presentazione delle loro vecchie foto e diapositive; quest'anno è arrivato anche il momento dei filmini.
Tutto questo materiale (sovrabbondante, debordante, pressochè infinito, vomitevolmente melenso eppure così succosamente interessante) è stato riversato da supporti analogici a vasche digitali di memoria, immagazzinata su potenti dischi appositamente ripuliti e rinnovati. mio padre, che si occupa delle nuove tecnologie esattamente come uno della sua generazione dovrebbe fare secondo il libro (cioè: le prende di petto, le impara e se le mangia a colazione dopo poco).. mio padre, dicevo, si è procurato due o tre sofisticati software appositi per la rielabolazione, modifica e titolazione dei filmati. Ha tampinato amici che lavorano nel campo dell'informatica (probabilmente ormai non più molto stretti) per farsi dare ripetizioni a qualunque ora del giorno (come preferirebbe lui) e della notte (come sono costretti ad accordargli gli altri, che ancora non sono in pensione). infine si è buttato alacremente nel lavoro di riassemblaggio e revisione di tutte le nostre vite, cercando anche di risalire a giorno e mese in cui i video sono stati girati. molta gente che vi appare è morta da un pezzo, oppure recentemente (la nostra cerchia di famiglia e amici, da che io ricordi, è stata costellata di perdite a cadenze regolari e inesorabili). a noi "giovani" ha chiesto solo di procurargli un po' di musica per poter riempire i lunghi silenzi che il vecchio video "Super 8" dava per scontati, ma che nel terzo millennio risultano nel migliore dei casi un po' noiosi, più spesso strazianti.
Credo che opteremo per qualcosa di duro, brutto&cattivo, o forse disney-gotico alla Marilyn Manson - povero Papà, no.. ma non possiamo certo fargli passare lisci melodrammatici successi come Clydermann o Simon&Garfunkel.. Ora che mi viene in mente, però, forse questi sarebbero più azzeccati: erano proprio le musiche della LORO generazione che noi ascoltavamo di default, nella nostra ignara fanciullezza, durante le lunghe trasferte. Effettivamente cantavamo poco i Beatles e per nulla i Rolling Stones: era tutto un coro di alpini, Celentano, Roma capoccia e Sono un Italiano. Aiuto.

comunque, un po' per opportunismo e un po' - lo ammetto - per vendetta (Toto Cutugno?!?! A dei poveri BAMBINI???) qui giungo finalmente all'idea che mi aveva fatto aprire questo post: alla fine di tutto questo lavoro che mio padre sta svolgendo gettandovisi anima e corpo, lavoro che io osservo da lontano, con un mezzo sorriso sulle labbra, aggrottando la fronte e socchiudendo gli occhi, in un misto di compatimento, tenerezza, esasperazione e anche vergogna (insomma, in certe immagini sono inguardabile!)..

..credo che io ne approfitterò bellamente.
>>caricherò tutto (molto) su youtube e poi via sul blog.

ti voglio bene Papà.

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