una volta, credo fosse il 1994 o forse 95, mi è stato offerto un bambino.
ripeto: mi è stato offerto dai suoi genitori, lì su due piedi,
attraverso la rete metallica che divideva i miei panni stesi dalla via
di terra battuta, un neonato da portare in Italia con me. era il
tramonto ed ero stanca. ho faticato a capire cosa mi stavano dicendo con
frammenti di italiano; ma occhi e gesti erano molto eloquenti: alla
fine ci sono arrivata e ho ritratto le braccia. non ricordo il bambino, un fagotto di stracci di cui non vedevo il volto. ma non mi scorderò mai gli occhi di sua madre. :(