oggi i miei allievi (adulti) mi hanno detto che quest'anno si sono messi a pensare
che non sanno se stavano meglio prima o se stanno meglio adesso
ma sono comunque contenti di essersi messi a pensare
al di là del fatto che "sapere" significa quasi automaticamente "dolore" e che "ignoranza" significa quasi sempre "beata serenità nell'inconsapevolezza" (e al di là del fatto che già i greci lo sapevano e che innumerevoli trattati sono stati scritti sull'argomento)
non potevo chiedere di meglio
so che questi momenti sono rari
ma uno solo di essi mi ripaga di tutto l'anno
e le fatiche e le ingiustizie che si subiscono
non credo che cambierei mai mestiere
(va bene, mai dire mai, ma la sensazione è quella)
farne un altro nel senso di fare ANCHE altro, sì
cioè cercare altre occupazioni, remunerative o meno, per non impazzire e per rimanere in contatto con la realtà esterna è praticamente obbligatorio, ma abbandonare l'insegnamento, no!
No comments:
Post a Comment