in fondo - in the end

......c......h......i......s......s......à......?......w......h......o......k......n......o......w......s......?

30 March 2007

soffoco

hai affermato più volte che non vuoi stare con me
che non mi apprezzi
né mi stimi

mi hai insultato
hai deriso i miei ricordi
calpestato i miei principi
abbassato i miei standard
paragonato spirito con immondizia
insudiciato purezza con capricci e pazzia

grazie a promesse
di entrambi

mi hai fatto quello che mi hai fatto (summa e infimo di noi) e fatico tutt’ora ad ammetterlo. In me..
mi chiedo perché
e rispondo solo con baluginanti illusioni che
io, nella mia mente, ho creato
che il mio cuore ha creduto

e la persona debole che ho scoperto di essere ha finalmente prevalso
sul coraggio e la forza che ho perso
per cattiveria altrui
ma non ho riguadagnato
per mia colpa mia colpa mia colpa

e allora perché allontanare gli amici?
questi quattro lunghi anni li hanno visti svanire uno ad uno
perché prendere le distanze da persone interessanti?
ed è indipendente da un qualsiasi interesse romantico
figuriamoci, nelle mie condizioni

perché l’immobilismo?
per che cosa mi struggo?

ho dentro un buco nero al posto dell’anima
la mente è una tabula rasa che non aspetta altro che di essere spenta come il monitor di un hard disc fulminato

ma ricordo di un tempo in cui
mi firmavo con nome e cognome, con la maiuscola,
domandavo direttamente (la faccia di bronzo, l’invadenza di chi non ha un problema al mondo, di chi risolve tutto con il sole e il sonno dei giusti)
scrivevo tre puntini di sospensione
un tempo in cui
telefonavo per informarmi sulla salute, sulla vita, sugli affetti
mi interessavano le sorti di tutti gli sconosciuti
costruivo con pazienza (ora lo dico, ma allora era la linfa della vita a spingere il mio ottimismo) princìpi di esistenza e progetti di bene

non dico che quel tempo non tornerà
(da molto ho imparato che non è possibile prevedere, né progettare in assoluto)
tuttavia so, nell’ignoranza, che ci sono un prima e un dopo
che ora mi nascondo
forse vegeto
forse aspetto
non pianifico
non sogno

il presente
è tutto ciò che posso
e davvero è uno sforzo che talvolta mi sovrasta
mi vince
mi annulla

quel poco te l’ho dato
l’hai preso ma non è servito
non hai capito
che ti ho amato

e forse nemmeno io

ora il vuoto
mi rannicchia sul divano

questa primavera
voglio rinascere
rivoglio l’energia
la pioggia che rende verde l’atmosfera lava tutto

ma lavare dentro come si fa?

vorrei potermene partire in solitudine, se non fosse per gli affetti..

[
sentiamoci
è un auspicio, un invito, una concessione, un proposito, una progetto di vendetta, un piano per provare quanto sono capace di indifferenza o generosità
ma
niente illusioni (parlo a me, per carità)
]

e questo sunto a che mi porta?
non è la direzione che mi manca

è
il respiro.

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